mercoledì 18 gennaio 2012

No car, no girl!

Mentre vedevo i miei amici automunirsi, abbandonare motorini, vespe e bici - che gli scooter erano ancora cose esotiche è anche un po' da sfigati - alternare gite-bevute automobilistiche sui colli in compagnia a ben più memorabili  prime uscite con coetanee consenzienti, rimanevo al palo, quello di ferro della bicicletta, dove, per qualche anno, più nessuna si sarebbe degnata di salire, facendo diventare il ricordo, beato, di lunghi e profumati capelli svolazzanti, sul viso che puntava all'aperta campagna, una nebbia lontana della memoria.
Niente auto, niente donne! Poi ci sono le eccezioni che....
La scoperta di quella piccola parte di mondo femminile, che ho avuto la possibilità di esplorare, è costata fatiche inaudite al giovane medio possessore di una utilitaria di terza mano; tuttavia, allo scompenso di simili svantaggi, facevano da contrappeso alcuni comportamenti embrionali che, lontani dall'essere definiti, iniziavano comunque a realizzare una resistenza allo stile di vita dell'automobilista: le scarse risorse raccimolate erano per me! non per una invadente Panda 60, ne per una A112, tantomeno per una 127!

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